

Il ripristino estetico-funzionale della dentatura con procedure terapeutiche restaurative ultra- conservative rappresenta una pratica clinica sempre più frequente. Ma come si comportano i diversi materiali da restaurativa inseriti in un sistema stomatognatico soggetto ad essere colpito da processi cariosi, erosivi, abrasivi e abfractivi? Come si comportano compositi e ceramiche se sollecitati da carichi ciclici parafunzionali? Esistono dei materiali in grado di resistere meglio alle sostanze acide? Quali vantaggi oggi la tecnologia CADCAM può offrire alla pratica clinica quotidiana?
L’evoluzione dello strumentario a disposizione del clinico per l’esecuzione di una terapia endodontica ortograda si è spinta molto avanti e specializzata negli ultimi vent’anni, tanto da modificare quasi completamente il modo di effettuare le terapie endodontiche; nelle diagnosi con l’introduzione della CBCT, nei protocolli con l’inserimento degli strumenti rotanti e le nuove tecniche di detersione, fino all’otturazione del canale. L’obiettivo di questa relazione è mettere in evidenza quali sono le informazioni che il clinico può ottenere dalla lastra preoperatoria per individuare precocemente eventuali difficoltà anatomiche e come, grazie ad una sua corretta “lettura”, sia possibile pianificare nella maggior parte dei casi il trattamento canalare, ottenendo il successo del trattamento.
Partendo dalla conoscenza della capacità rigenerativa del coagulo e dei meccanismi biologici che la regolano, si procederà con l'introduzione di una tecnica che permette di lavorare in forma personalizzata. Infatti, grazie a questo binomio, tecnologia-biologia, si vuole aggiungere, ai classici protocolli, una tecnica che sfruttando la tecnologia CAD-CAM, permette la realizzazione di dispositivi individuali, estremamente precisi, con lo scopo di ridurre il margine d’errore, il numero delle sedute chirurgiche, aumentando così l'accettazione del paziente e la percentuale di successo.